Verso ‘genoma’ dell’italiano, una rivoluzione nella linguistica

Verso una grande “mappa genetica”
della lingua italiana che farà decollare nuovi sistemi di
intelligenza artificiale tra i più disparati, da traduttori di
nuova generazione a software per l’analisi linguistica, che
consentirà di vedere la nostra lingua nel suo dinamismo dal
passato al presente al futuro: questo e molto altro promette il
progetto Linking Italian, LiIta, che consiste nel connettere
ogni singolo lemma della lingua italiana ai suoi significati e
ai testi (documenti, libri, etc) in cui la parola è usata, una
sorta di ‘genoma’ della nostra lingua. LiIta, che prende le
mosse dall’analogo LiLa (Linking Latin) coordinato da Marco
Passarotti, ordinario di Linguistica Computazionale
dell’Università Cattolica di Milano, sarà presentato alla
conferenza di Linguistica Computazionale “Clic-it 2024” a Pisa.
    Sostenuto dal Ministero dell’Università e Ricerca con un
finanziamento Prin-2022 Pnrr di 237.695 euro, LiIta è coordinato
da Eleonora Litta della Cattolica, in collaborazione con
l’Università di Torino. Si parte con la costruzione di una Base
di conoscenza, una “Lemma Bank” che conterrà almeno 120mila
lemmi e continuerà a crescere, spiega Passarotti. Ogni voce in
questa grande raccolta sarà connessa sul web ai testi in cui la
voce compare, come pure ai suoi significati, precisa l’esperto.
    Questa ‘mappa’ (tecnicamente grafo) potrà, quindi, essere usata
non solo per estrarre informazione da risorse linguistiche, ma
anche per migliorare i modelli di IA, supportando lo sviluppo di
applicazioni utili in diversi campi, aggiunge. Si tratta di una
svolta potenziale nella linguistica che l’avvento
dell’Intelligenza artificiale rende inevitabile: “stiamo
assistendo alla prima rivoluzione industriale-tecnologica che
tocca l’oggetto più umanistico di sempre, il linguaggio. La
disciplina che lo studia non può ignorarla”, sottolinea
Passarotti. Si guarda alla didattica di domani, spiega: “è
questo il momento di innovare, anche per annullare il pericoloso
trend di abbandono dello studio della linguistica”. Lo dicono i
dati, infatti solo per diversi corsi di laurea di linguistica la
riduzione degli iscritti nell’ultimo anno accademico è stata
mediamente del 9,4% negli atenei italiani. Ma, nell’era dell’IA,
la linguistica è il presente e il futuro: il suo studio aprirà
le porte a nuove tecnologie utili in tutti i settori. Inoltre
l’architettura di LiIta è molto semplice e trasferibile a ogni
lingua, conclude l’esperto.
   

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