Vezua, il marketplace etico che dà vita a nuove foreste

Negli ultimi anni il termine “sostenibilità” è diventato parte del nostro linguaggio quotidiano. Secondo una ricerca condotta da LifeGate, l’interesse sul tema è cresciuto del 3% rispetto allo scorso (interessando 37,5 milioni di italiani) e addirittura del 32% rispetto al 2015. Sono i giovani a mostrare il maggiore interesse quando si parla di sostenibilità, il 79% della cosiddetta Generazione Z è infatti convinta che l’applicazione della sostenibilità sia un fattore imprescindibile nella visione del futuro.

E sono proprio due giovanissimi ad aver creato Vezua, la prima piattaforma marketplace omnicanale globale della sostenibilità che offre un’alternativa “green” integrale e sicura a ogni prodotto «per rendere il commercio un atto che crea valore sociale e ambientale». Per Giulia Faleri (23 anni) e Francesco Salvi (31) Vezua è la risposta a una domanda: «Come ripensare il paradigma del consumo nella transizione ecologica, promuovendo un’economia rivolta alla salute dell’ambiente, dell’uomo e al rispetto dei diritti dei lavoratori?»

Il progetto di Giulia e Francesco nasce nell’ottobre 2020 quando i due ragazzi lanciano la startup innovativa O2 Forest. Il loro obiettivo è quello di creare ecosistemi di foreste in varie zone del mondo sull’esempio degli scritti degli scienziati Stefano Mancuso e Tom Crowther. Il marketplace Vezua è lo step successivo per la realizzazione di questa visione che vede il sostegno finanziario di 76 Investimenti, holding industriale che, con un finanziamento seed, ha permesso l’avvio dell’operatività online, con 500 articoli già online.

Il team Vueza e 76 Investimenti

«Vezua è un progetto dotato di asset e driver interessanti, poggiati sulla capacità di vedere il futuro ed esprimere valore in termini umani» ha spiegato 76 Investimenti. «Come partner, 76 Investimenti investe nel crescere e accelerare il processo di impresa, là dove un prodotto o un servizio innovativo sostenuti da un sano modello di business, siano in grado di creare lavoro e generare ulteriore sviluppo tra tutti gli stakeholder del progetto, come primi indicatori chiave di performance».

Finanza sostenibile, che si unisce all’algoritmo “green” di ARB Spa. Il portale è infatti il primo in grado di valutare e misurare con un approccio scientifico la sostenibilità delle aziende che chiedono l’accesso, prendendo come riferimento i 17 obiettivi sostenibili dell’Agenda Onu 2030 e 20 tematiche ambientali, sociali e di governance (Esg), declinate su standard internazionali. Le imprese, rispondendo a un questionario di ingresso, verranno selezionate e classificate su quattro livelli di sostenibilità calcolati dall’algoritmo e da una successiva valutazione del comitato scientifico di Vezua, sulla base dei documenti presentati dalle aziende.

I settori merceologici già presenti sulla piattaforma, che utilizza server alimentati al 100% da energia rinnovabile e non fa magazzino per ridurre spostamenti e giacenze, vanno dall’abbigliamento ai giochi per bambini, dall’alimentare alla cosmetica, dall’arredamento al tech e mobilità, fino ai servizi. Commercianti, artigiani e professionisti potranno aprire gratuitamente il proprio shop e i loro annunci compariranno nei risultati di ricerca in base alla vicinanza, alla qualità delle recensioni ottenute e del punteggio “green”.

In Vueza «sono le persone a creare valore» hanno dichiarato Faleri e Salvi. Parte dei ricavi per le vendite sul portale vengono infatti reimpiegate da O2 Forest per per comprare terreni in tutto il mondo, dove la startup ricrea ecosistemi naturali visitabili, in collaborazione con enti forestali e territoriali del posto. «Il progetto di rimboschimento è ciò da cui è partito tutto, ma ben presto ci siamo accorti che da solo non basta, se le persone continuano ad acquistare prodotti nocivi per l’ambiente e l’uomo» hanno spiegato i due fondatori. «Con Vezua abbiamo spostato il focus e le finalità di O2 Forest sono diventate una conseguenza delle attività del marketplace, nato per garantire ai consumatori la possibilità di trovare un’alternativa sostenibile a tutto. Questa sensibilità è già presente nel 92% degli italiani che, ad esempio, rinuncerebbero a un brand della moda qualora si rivelasse non etico. Vezua vuole andare oltre, promuovendo il rispetto integrale dei valori sostenibili che includono la tutela dei lavoratori, una superiore qualità e durabilità dei prodotti e il risparmio a lungo termine».

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