domenica, 24 Novembre 2024
Virus delle zecche scoperto in Cina, può colpire il cervello
Un nuovo virus trasmesso dalle zecche
potrebbe causare stati febbrili e sintomi neurologici. Lo rivela
una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine e
condotta da un gruppo di ricercatori cinesi: hanno analizzato in
laboratorio 17 casi di infezione riscontrati nel Nord Est della
Cina, con febbre inspiegabile, mal di testa, vomito e vertigini.
Il primo caso ad essere stato infettato dal “Wetland virus”
(Welv), cioè virus delle zone umide, sarebbe stato morso dalla
zecca Haemaphysalis concinna che infesta soprattutto i roditori
ed è presente anche in Russia ed Europa centrale. In tutti i
casi umani studiati finora non si sono registrati decessi ma
secondo i ricercatori l’infezione può colpire il cervello,
causando malattie neurologiche. In particolare, uno dei pazienti
positivi al virus è entrato in coma dopo aver mostrato alti
livelli di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale.
“Nel complesso, questi dati suggeriscono che un
orthonairovirus di recente scoperta, il Welv, è patogeno per gli
esseri umani e circola tra gli esseri umani, le zecche e vari
animali nel nord-est della Cina – hanno dichiarato i ricercatori
– Migliorare la sorveglianza e l’individuazione degli
orthonairovirus emergenti consentirà di comprendere meglio
l’effetto di questi virus sulla salute umana”. Il nuovo agente
infettivo è stato classificato all’interno del genere
nairovirus, lo stesso cui appartengono un virus che colpisce le
pecore in Kenya e il virus della febbre emorragica Crimea-Congo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA