domenica, 24 Novembre 2024
Vittime di abusi 9 minori su 100, cresce la rete ‘salvabimbi’
Con 75 corsi e 600 ore di formazione
svolte in 41 città italiane, sono già migliaia i pediatri
sentinella in grado di intercettare i segnali di abuso in
bambini e adolescenti. A otto anni dall’avvio, la rete ‘salvabimbi’, il network per riconoscere e gestire le violenze
sui minori è sempre più ampio. Ma i bambini vittime di
maltrattamenti sono 9 su 100 e spesso individuarli è difficile.
Per questo, ripartono da Perugia e proseguiranno poi in altre 7
città i corsi del progetto “Facing Abuse 3.0”, realizzati grazie
al contributo non condizionante di Menarini e con il patrocinio
della Società Italiana di Pediatria.
Il progetto, il primo e più longevo al mondo, prosegue anche
nel 2024 per rendere la rete ‘salvabimbi’ sempre più capillare
ed efficiente. “Grazie al progetto, sono nati o sono stati
implementati protocolli standard di Pronto Soccorso per
riconoscere le violenze sessuali e fisiche e sono stati avviati
cicli di formazione nei corsi di laurea rivolti ai futuri medici
e specializzandi”, spiega Pietro Ferrara, coordinatore nazionale
dei corsi e ordinario di Pediatria presso l’Università Campus
Bio-Medico di Roma. Stando a un’indagine condotta in 148
ospedali di 29 Paesi, tra cui l’Italia, nella metà delle
strutture gli operatori sanitari non hanno strumenti adeguati
per identificare i minori vittime di negligenze e
maltrattamenti.
Una lacuna che i corsi stanno contribuendo a colmare. “In
passato poteva capitare che i medici, non solo avessero
difficoltà a riconoscere i segnali d’allarme degli abusi, ma
avessero perplessità nella loro gestione. Grazie ai corsi, –
aggiunge Ferrara – è caduto il tabù delle segnalazioni e si
riescono a gestire meglio le paure di non procedere
correttamente”. Dopo quello di Perugia, i corsi proseguiranno
fino a dicembre in altre sette città: Como, Palermo, Torino,
Potenza, Olbia, Savona e Firenze “Siamo orgogliosi di sostenere
questo progetto dal 2016 e ci poniamo l’obiettivo di formare
15.000 medici, pediatri e specializzandi”, dichiarano Lucia
Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board
di Menarini.
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