venerdì, 15 Novembre 2024
Vladimir Putin, un uomo meno sicuro e più preoccupato
Non poteva passare inosservato e non solo per le parole ed i contenuti, il faccia a faccia tra Vladimir Putin ed il Ministro della Difesa russa, Sergey Shoigu. Un incontro durato quasi 4 minuti e che ha dato modo ad analisti e psicologi di realizzare delle analisi sulla persona, sul suo stato d’animo, sulle sue reali reazioni e pensieri.
Questa la relazione preparata da una «Profiler», la Dott.ssa Cristina Brasi, Psicologa, criminologa forense, consulente internazionale:
Il comportamento non verbale di Putin è molto più simile agli anni passati. Lo sguardo nei confronti dell’interlocutore è tornato ad essere meno diretto, non fisso e, pur, guardando dritto negli occhi, non è aggressivo. Solo in un caso guarda Shoigu con cipiglio, ma è un atteggiamento congruo dal momento in cui gli sta ordinando di fornire aiuti medici adeguati. È interessante il fatto che, l’azione appena descritta, termini con un non verbale indicante un dubbio.
Quello di Putin è uno sguardo consapevole e presente, tendenzialmente preoccupato, a differenza del mese di febbraio in cui il guardo era sostenuto, imperativo e sprezzante nei confronti dell’interlocutore.
Altro elemento che indica un ritorno alla comunicazione del passato è l’utilizzo dei piedi e delle gambe come mezzo per scaricare la tensione. I gesti sono più controllati, ad esempio il tamburellare delle dita viene agito sotto il tavolo ed è un movimento non accelerato e non carico emotivamente, a differenza della fase di scompensazione dove l’azione era rapida ed energica.
All’inizio è molto nervoso, è in cerca di una posizione che non trova e, una volta trovata, si sistema in postura antalgica. Per quasi tutto il tempo in cui Shoigu parla, Putin mostra preoccupazione, in particolar modo per quanto concerne Mariupol dove emerge, entrambe le volte che viene nominata, un elemento di tristezza, componente che, negli ultimi due mesi, non era mai emersa, lo stesso valga per i sospiri. La tristezza è un elemento coerente in quanto la città è completamente devastata, quando lui avrebbe voluto, nel caso di possibilità, organizzarvi la parata come simbolo della vittoria.
Sempre all’inizio stringe con il pollice della mano destra il tavolo e, subito dopo, fa un’espressione di dolore, coerentemente con quanto indicato in precedenza rispetto all’assunzione della postura antalgica. Spesso lo sguardo è volto a terra in basso a destra, pensoso, a differenza dell’ultimo periodo in cui lo sguardo di spostava verso altri elementi estranei all’interlocutore, a sottolineare la noia o il disprezzo nei confronti del medesimo. Si rileva un atteggiamento più dimesso, caratterizzato dalla testa infossata nelle spalle, la schiena ricurva nonostante il male, mostra anche rassegnazione. Per quasi tutto il tempo è impensierito e nervoso, ma non è aggressivo.
Mostra difatti rabbia e disprezzo solo in due momenti. Il primo quando Shoigu indica che la situazione a Mariupol è tranquilla e, il secondo, nel momento in cui prende la parola e invita a deporre le armi. Abbiamo una persona che, come già indicato nelle analisi precedenti, ha compiuto un processo di integrazione tra gli elementi disfunzionali e i tratti di personalità. Putin al momento parrebbe essere presente, lucido e consapevole, anche delle perdite ingenti e delle relative conseguenze. Si segnala che l’analisi scientifica del linguaggio non verbale è stata compiuta di profilo, per cui alcune microespressioni del volto che andavano a coinvolgere la parte sinistra dello stesso possono essere state non rilevate.
La trascrizione dell’incontro Putin-Shoigu
Sergey Shoigu, ministro della Difesa russo: “Caro Vladimir Vladimirovich! Mariupol è stato liberato dalle forze armate della Federazione Russa e dall'[autoproclamata] milizia popolare di Donetsk. I resti della formazione dei nazionalisti si rifugiarono nella zona industriale dello stabilimento Azovstal. Mariupol è un importante snodo industriale e di trasporto principale sul Mar d’Azov. Nel 2014, il regime di Kiev ha dichiarato la città capitale temporanea – di fatto – della regione di Donetsk, trasformandola in una potente area fortificata e rifugio per i nazionalisti ucraini radicali per otto anni. Questa è in realtà la capitale di “Azov”, il battaglione “Azov”. Un gran numero di armi pesanti, equipaggiamento militare, inclusi carri armati, MLRS “Smerch”, “Uragan”, sistemi di artiglieria ad alta potenza, i sistemi missilistici “Tochka-U” sono stati portati in città. “Tochka-U” ha un raggio di 120 chilometri e la nostra [città russa] Taganrog si trova a 94 chilometri da Mariupol. La capitale del Distretto Federale Meridionale, Rostov, è approssimativamente alla stessa distanza. [A Mariupol]. Sono state create scorte di missili, munizioni, carburanti e lubrificanti, cibo per operazioni di combattimento a lungo termine. I principali oggetti delle infrastrutture urbane, compreso il porto marittimo e i canali di accesso, non solo sono stati estratti, ma anche bloccati da gru galleggianti. C’erano principalmente navi straniere. sono stati creati combustibili e lubrificanti, cibo per operazioni di combattimento a lungo termine. I principali oggetti delle infrastrutture urbane, compreso il porto marittimo e i canali di accesso, non solo sono stati estratti, ma anche bloccati da gru galleggianti. C’erano principalmente navi straniere. sono stati creati combustibili e lubrificanti, cibo per operazioni di combattimento a lungo termine. I principali oggetti delle infrastrutture urbane, compreso il porto marittimo e i canali di accesso, non solo sono stati estratti, ma anche bloccati da gru galleggianti. C’erano principalmente navi straniere.
01:45:09 Attualmente la situazione in città è calma, permettendoci di iniziare a ristabilire l’ordine, riportare la popolazione e stabilire una vita pacifica. Per quanto riguarda coloro che sono fuggiti allo stabilimento dell’Azovstal e sono rimasti completamente bloccati lì e attorno all’intero perimetro, ci vogliono circa tre o quattro giorni per completare questo lavoro all’Azovstal. Il rapporto è terminato.”
– SOUNBDITE (russo) Vladimir Putin, Presidente della Russia: “Considero inappropriata la proposta di assalto alla zona industriale. Le ordino di annullare”.
-SOUNDBITE (russo) Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo (OFF SHOT): “Sì”.
– SOUNDBITE (russo) Vladimir Putin, Presidente della Russia: “In questo caso dobbiamo pensare – voglio dire, dobbiamo pensarci sempre, ma in particolare in questo caso – dobbiamo pensare a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali. Non c’è bisogno di arrampicarsi in quelle catacombe e strisciare sottoterra sotto quelle strutture industriali. Blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire”.
– SOUNDBITE (russo) Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo (OFF SHOT): “Sì”.
– 02:47:14 SOUNDBITE (Russo) Vladimir Putin, Presidente della Russia: “Invita ancora una volta tutti coloro che non hanno ancora deposto le armi a farlo. La parte russa garantisce la loro vita e un trattamento dignitoso in conformità con gli atti legali internazionali pertinenti. Tutti i feriti riceveranno assistenza medica qualificata. Il completamento dell’operazione di combattimento per liberare Mariupol è un successo. Mi congratulo con te. Trasmetti parole di gratitudine alle truppe. Si prega di presentare proposte per assegnare ai nostri illustri soldati riconoscimenti statali. È chiaro che in tali casi non può essere altrimenti. Questi sono premi diversi, ma voglio che tutti [i soldati] sappiano: nella nostra comprensione, sono tutti eroi, nella comprensione di tutta la Russia. Sono tutti eroi”.