Volontariato, gli si dà più valore che assistere un parente

Il volontariato verso estranei è
ritenuto contribuire alla società più di quanto non faccia
l’assistenza a parenti o amici, anche se ogni anno le persone
che si prendono cura di parenti e amici ‘forniscono’ miliardi di
dollari di lavoro non retribuito, secondo un’indagine pubblicata
dall’American Psychological Association. La ricerca è stata
pubblicata sul Journal of Personality and Social Psychology.
    Vuol dire che tendiamo a sottovalutare il valore del ‘caregiving’, del prestare cure alle persone a noi più care.
    “Oltre 53 milioni di americani forniscono assistenza non
retribuita, un lavoro che ha un valore di oltre 450 miliardi di
dollari all’anno. Senza questa assistenza essenziale, la società
faticherebbe a funzionare”, spiega Ellen Reinhart, della
Michigan State University e autrice principale dello studio. “In
confronto, le 8,8 miliardi di ore che gli americani dedicano
ogni anno al volontariato forniscono un aiuto molto necessario e
hanno un valore di 195 miliardi di dollari. Ma dall’indagine
emerge che questi due tipi di aiuto sono valutati diversamente”.
    I ricercatori hanno esaminato i dati del sondaggio Midlife
Development in the United States, un ampio studio condotto in
tre ondate tra il 1995 e il 2014.
    I ricercatori hanno scoperto che, mentre le persone con uno
status socioeconomico più elevato facevano volontariato più
frequentemente, quelle con uno status socioeconomico inferiore
trascorrevano più tempo fornendo assistenza non retribuita
all’interno delle loro reti sociali.
    In un esperimento poi, i ricercatori hanno assegnato
casualmente ai partecipanti un ruolo tra i tre seguenti: fare da
tutor a uno studente in un programma doposcuola, fare da tutor a
uno studente più giovane, fare da tutor al proprio cugino più
giovane. I ricercatori hanno scoperto che le persone pensavano
che fare da tutor a un estraneo avesse dato un contributo
maggiore e meritasse più riconoscimento rispetto agli altri
aiuti. I partecipanti vedono la persona che fa volontariato come
la più altruista.
    Secondo Reinhart, questi risultati evidenziano un rischio: “con l’invecchiamento della popolazione, aumenterà nei prossimi
anni la necessità di prendersi cura dei familiari. Per
soddisfare la crescente domanda di assistenza, dobbiamo
valorizzare questo lavoro vitale”, conclude.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it