Von Trotta, ‘per me Meloni non è una donna emancipata’

“Non sono italiana. Posso solo
dire che sono un po’ delusa per tutte queste donne che hanno
cercato di emanciparsi, di essere libere ed eleggono Meloni che
per me non è una donna emancipata”. La regista tedesca
Margarethe von Trotta è a Trieste per presentare il suo ultimo
film Ingeborg Bachmann – Journey Into the Desert, con Vicky
Krieps e Ronald Zehrfeld, dedicato alla poetessa e scrittrice
austriaca. In un incontro con la stampa risponde alle domande
sul suo ultimo lavoro e ripercorre la sua carriera,
raccontandosi a 360 gradi, con un focus particolare sulle donne
– tema ricorrente dei suoi lavori – e sull’emancipazione
femminile, anche in Italia.
    Inizia dagli anni 70 e dalla “responsabilità” che sentiva di
avere, a inizio carriera come regista, nei confronti delle
donne, che all’epoca “non avevano tante possibilità di parlare”.
    Affronta poi anche il tema della violenza di genere: quando una
donna ne è vittima, magari “pensa che gli uomini siano fatti
così e di poterla sopportare se non diventa troppo violenta.
    Spesso non si rendono conto che la violenza psicologica è più
forte della violenza fisica”. L’occasione è il Trieste film festival e, in particolare la
sezione Wild Rose, che ogni anno fa il punto sulle cineaste di
un Paese dell’Europa centro-orientale: nel 2024 tocca alla
Germania. Si parla del passato, dunque, ma anche di progetti
futuri: “Non ho ancora la storia – ammette von Trotta – ma
voglio fare un film con Barbara Sukowa e Vicky Krieps, una sarà
la madre, l’altra la figlia. Sono le mie attrici preferite.
    Vediamo se mi viene qualcosa…”.
   

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