Weinstein, debutta a New York docudramma su scoop del NY Times

(ANSA) – NEW YORK, 17 OTT – Mentre a Los Angeles ha preso il
via il nuovo processo contro Harvey Weinstein, New York ha
srotolato il tappeto rosso per “She Said”, il docudramma con
Carey Mulligan che racconta lo scoop del ‘New York Times’ su
decenni di malefatte sessuali dell’ex produttore.
    “E’ stato un momento memorabile”, ha detto la regista Maria
Schroeder dopo la prima al New York Film Festival della
pellicola prodotta da Universal sulla quale era ancora al lavoro
non più tardi di quattro settimane fa. “Speravo di debuttare a
New York perché è a questa città che questo film appartiene”, ha
detto la Schrager. Weinstein negli anni d’oro di Miramax era un assiduo
frequentatore del Festival ed è stato a New York che una giuria
l’ha condannato due anni fa a scontare 23 anni di prigione per
molestie e stupri. Sul tappeto rosso della prima sono
sfilate molte donne che hanno reso possibile il film, ma anche
le due giornaliste autrici dell’inchiesta del ‘New York Times’ e
alcune, tra le decine, che hanno accusato Weinstein di
aggressioni sessuali. Tra queste, l’attrice Ashley Judd, la cui
intervista con nome e cognome era stata al centro dello scoop,
che, in un dibattito dopo la proiezione ha ricordato il ruolo
della madre Naomi, morta suicida qualche mese fa, nel sostenere
la sua decisione di uscire allo scoperto. Judd interpreta se
stessa nel film accanto a un’altra accusatrice di Weinstein,
Sarah Ann Massett, nella parte della giornalista Emily Steel.
    Il debutto del film coincide con l’avvio del processo di Los
Angeles contro Weinstein. Cinque donne, tra cui una ex attrice e
modella italiana, accusano l’ex produttore che rischia, se
riconosciuto colpevole di undici capi di imputazione, fino a 140
anni di carcere. (ANSA).
   

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