venerdì, 21 Febbraio 2025
Zoe Saldaña e Marco Perego, noi coppia da Oscar
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(di Lucia Magi) “Io e Marco collaboriamo molto
bene. Forse meglio sul set che in cucina!”, scherza Zoe Saldaña,
candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista in
Emilia Pérez e ospite d’onore di Filming Italy – Los Angeles, il
festival del cinema italiano fondato e diretto da Tiziana Rocca
nella mecca dello spettacolo. A fianco della ex-Avatar, che sta
facendo incetta di tutti i premi che precedono il più
prestigioso assegnato dall’Academy of Motion Picture, sorride il
marito italiano Marco Perego. A lui è andato il riconoscimento
per il cortometraggio ‘Dovecote’ che ha scritto con Alexander
Dinelaris (premio Oscar per Birdman) e girato in un carcere
femminile di Venezia.
Il cortometraggio, che è arrivato nella shortlist degli Oscar,
è interpretato da Saldaña, Marcello Fonte, Gaia Scodellaro,
Marilena Anniballi e dalle vere detenute. “È nato quando Chiara
Parisi e Bruno Racine mi hanno chiesto di partecipare al
padiglione della Città del Vaticano dell’ultima Biennale d’Arte.
Avevano deciso di allestirlo all’interno della casa
circondariale della Giudecca. Mi sono consultato con Zoe e e
abbiamo subito deciso di accettare”, spiega Perego.
“Per un artista come lui essere invitato alla Biennale è come
per un attore essere nominato agli Oscar”, considera lei. “A te
sono riuscite entrambe le imprese!”, la loda lui, in un continuo
scambio di sguardi e battute d’intesa. “La famiglia per noi
viene al primo posto”, precisa l’attrice guardando dolcemente la
platea. Nelle prime file, sono seduti emozionati i tre figli
(due gemelli di 10 anni e uno di 8), i genitori di lui, la mamma
e le sorelle di lei. “Nel portare sempre con noi la nostra
famiglia, sommiamo l’essere italiani e l’essere latini: è un
disastro!”, fa eco Perego.
La coppia è appena tornata da Londra, dove Saldaña ha alzato
la statuetta come migliore attrice secondaria nel film di
Jacques Audiard. “In questa campagna per gli Oscar, ho imparato
tantissimo – ha detto l’attrice all’ANSA, riflettendo sulle
polemiche che hanno rallentato la corsa del 13 volte nominato
Emilia Pérez – è stata importante perché ho potuto conoscere
attrici e colleghi che mi hanno fatto amare il cinema e mi
ispirano a fare sempre meglio” .
“È particolarmente bello essere qui stasera, al cospetto di
questa coppia creativa che unisce il talento italiano e il
cinema di Hollywood”, si è congratulata la Console generale
Raffaella Valentini, che ha definito l’evento “un ponte tra
l’industria dello spettacolo statunitense e l’Italia”. A
rappresentare il sostegno alla kermesse giunta alla decima
edizione, anche Emanuele Amendola, direttore dell’Istituto
italiano di Cultura che ospita questa sera la proiezione di ‘Eterno visionario’ alla presenza del regista Michele Placido e
del protagonista Fabrizio Bentivoglio.
L’anteprima americana di ‘Fino alla fine’ ha aperto le tre
giornate del festival ed è stata introdotta da una spiritosa
conversazione tra l’attore Alec Baldwin e il regista Gabriele
Muccino. “Hai fatto un film pieno di energia, con attori e
location eccezionali. Sei riuscito a girare benissimo anche la
scena di sesso!”, si è complimentato il primo, che ha
continuato: “In più, parli bene inglese: sono pronto a lavorare
con te! Non vedo l’ora”.
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